Ingresso del costo simbolico di un euro per una serata in compagnia della Fondazione #musica per Roma
Roma, 22 dicembre 2017 - I Musei Capitolini si preparano ad accogliere le festività natalizie con una serata speciale dedicata alla musica #jazz contaminata dalla cultura Yiddish e i brani popolari natalizi della tradizione appenninica. L’evento di sabato 23 dicembre realizzato in collaborazione con la Fondazione #musica per Roma porterà in scena il musicista Gabriele Coen, polistrumentista #jazz influenzato dal ricco patrimonio musicale ebraico e il trio di musicisti Trio Eu-Soni composto da Antonio Di Trinca, Federico Conti, Giordano Treglia che proporranno la tradizione musicale natalizia con zampogna, ciaramella, organetto, ghironda e lira.
Durante l’apertura straordinaria che andrà dalle 20 alle 24 (ultimo ingresso ore 23 – biglietto simbolico di 1 euro) si succederanno i concerti degli artisti coinvolti. All’interno dell’Esedra del Marco Aurelio prenderà vita lo spettacolo musicale di Gabriele Coen e il suo gruppo di accompagnatori rappresentato da Francesco Poeti (chitarra elettrica), Pietro Lussu (fender rhodes), Marco Loddo (basso elettrico), Luca Caponi (batteria), Pierpaolo Bisogno (percussioni). Verrà presentato alla platea l’ultimo disco di Coen Sephirot. Kabbalah in Music, un viaggio mistico alla ricerca del senso della vita accompagnato dalle sonorità rock e #jazz. Nella Sala Pietro da Cortona il viaggio musicale porterà gli spettatori nell’Italia dell’Appennino centrale insieme al Trio Eu-Soni, alla ricerca delle radici musicali popolari legate alla festa natalizia. Nel salone di Palazzo Nuovo sarà ancora Gabriele Coen ad esibirsi, questa volta da solista, con suoi brani originali e altre composizioni del musicista che più lo ha ispirato nel corso della sua carriera: John Zorn.
L’apertura di sabato, inoltre, consentirà ai visitatori di apprezzare la mostra Il Tesoro di Antichità. Winckelmann e il #museo Capitolino nella #roma del Settecento. Compreso nel biglietto si potrà scoprire l’affascinante storia dello studioso e archeologo tedesco Johann Joachim Winckelmann. La selezione di 124 opere (testimonianze documentali, disegni, opere pittoriche e scultoree interne o in prestito da importanti musei come il Prado e il Louvre) che compongono la mostra Il Tesoro di Antichità raccontano al meglio la storia del #museo pubblico più antico del mondo e di colui che, attraversando i suoi corridoi, rivoluzionò il modo di concepire l’archeologia moderna.
Il sabato sera rientra nell’iniziativa “Nel week-end l’arte si anima” promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura. La programmazione è frutto della collaborazione con importanti istituzioni culturali cittadine quali: Casa del Jazz, Fondazione #musica per Roma, Teatro di Roma, Fondazione Teatro dell’Opera, Accademia Nazionale di Santa Cecilia e con le Orchestre dell’Università #roma Tre e di Sapienza Università di Roma.
Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare
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