Cookie Consent by Free Privacy Policy website L’ora romantica Torna Oleg Caetani all’Auditorium di Milano per dirigere dal vivo Schubert e Brahms
maggio 18, 2021 - laVerdi

L’ora romantica Torna Oleg Caetani all’Auditorium di Milano per dirigere dal vivo Schubert e Brahms

mercoledì 2 giugno 2021 ore 19.30
giovedì 3 giugno 2021 ore 19.30
Auditorium di Milano, Largo Mahler

Franz Schubert Sinfonia n. 1 in Re Maggiore D. 82
Johannes Brahms Serenata n. 1 op. 11

Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Direttore Oleg Caetani

La stagione “Dal Vivo!”, la nuova imperdibile programmazione estiva dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, giunge al suo terzo appuntamento, mercoledì 2 giugno alle ore 19.30 (con replica giovedì 3 giugno, sempre alle 19.30) quando Oleg Caetani calcherà il palco dell’Auditorium di Milano per dirigere un bellissimo programma tutto ottocentesco.

Il programma di mercoledì 2 e giovedì 3 giugno alle ore 19.30 è intitolato appunto L’Ora Romantica e ha come protagonista la bacchetta di Oleg Caetani, la cui collaborazione con l’Orchestra Verdi prosegue da tempo immemore: la Sinfonia n.1 D.82 in Re maggiore, lavoro giovanile di un Franz Schubert appena sedicenne, e la Serenata n.1 op.11 di Johannes Brahms, datata 1857.

Due lavori sinfonici realizzati da due giovani compositori. #johannesbrahms, quando scrive la Prima Serenata, ha ventiquattro anni. #franzschubert, ai tempi della stesura della Prima Sinfonia, ne ha solamente sedici. Sinfonia che viene eseguita in occasione del suo addio al Reale Imperiale Convitto Civico di Vienna, nel 1813. In questo lavoro orchestrale, articolato nei quattro movimenti Adagio - Allegro vivace – Andante - Menuetto. Allegro; Trio - Allegro vivace, si presenta vividamente l’anima dei classici, Haydn e Mozart, un clima spiccatamente viennese, che si avverte fin dalla lenta introduzione del primo movimento.

Emerge comunque già in maniera nitida la spontaneità della personalità di #franzschubert, come emerge da un commento di #johannesbrahms, proprio a proposito della Prima Sinfonia: “Contrariamente a Beethoven, che mira costantemente a raggiungere un'estrema concisione espressiva, Schubert ci dimostra, con queste alterazioni nei suoi valori, l'autentico piacere che prova nel servirsi di mezzi musicali ampi e liberi”.

Le due composizioni del #concerto di mercoledì 2 e giovedì 3 giugno sono legate da un fil rouge. L’anima di Franz Joseph Haydn vive infatti anche tra le pagine della Serenata di #johannesbrahms, nata nel triennio fra il 1857 e il 1859 durante il quale il compositore fu per tre mesi all’anno al servizio del principe Leo­poldo III di Lippe Detmold con l’incarico di pianista, di diretto­re dell’orchestra di corte e di un gruppo corale di dilettanti. Durante gli anni di Detmold, Brahms approfondì lo studio delle sinfonie di Haydn, che spesso eseguì con l’orchestra di corte, e fu proprio sotto l’influsso di queste ultime che cominciò a pensare al­ la Serenata op. 11. Se la frequentazione dei classici rappresentò lo stimolo di recuperare lo spirito settecentesco dell’intrattenimento musicale, il percorso creativo della Prima Serenata fu costellato da dubbi, in­ decisioni e ripensamenti. Essa venne presentata per la prima volta ad Amburgo il 28 marzo 1859, men­tre la versione sinfonica, composta per un’orchestra compren­dente le quattro coppie di legni, quattro corni, due trombe, tim­pani e archi, ebbe il suo debutto il 3 marzo 1860 a Hannover.

Il risultato di questo complesso lavoro fu una delle composizioni più terse e lineari dell’universo brahmsiano. In essa non sembra­ no trovare eco le inquietudini e le inclinazioni tormen­tate che contraddistinguono gli orientamenti prediletti dal tardo romanticismo. La realtà sonora della Serenata predilige colori lu­minosi e i giochi timbrici lievi e trasparenti che puntano assai più sul­le insorgenze solistiche degli strumenti (soprattutto i fiati) che sui raddoppi e sulle contrapposizioni fra famiglie strumentali. Se, tuttavia, dal pun­to di vista stilistico i richiami alla lezione di Haydn, Mozart e Beethoven confermano la vocazione classica di Brahms, la Serenata anticipa alcuni dei tratti caratteristici del futuro linguaggio sinfonico del suo autore, specie con riferimento alla Seconda sinfonia. (Sarà inoltre possibile ascoltare la Serenata n.2 op.16 all’Auditorium di Milano, mercoledì 17 e giovedì 18 giugno alle ore 19.30, sotto la direzione di Thomas Guggeis).

L’arrivo #olegcaetani all’Auditorium di Milano segna un momento importante per la Stagione “Dal Vivo!”, un graditissimo ritorno grazie al quale possiamo approfondire due splendidi lavori sinfonici ottocenteschi.

Biglietti
Intero: 20€; Over 60: 17€; Under 30: 15€; Sostenitori: 15€.
Carnet dal Vivo!: possibilità di abbonamento libero a tre spettacoli con i seguenti prezzi:
Intero: 50€; Over 60: 45€; Under 30: 38€; Sostenitori: 38€

Il Carnet dal Vivo! offre la possibilità di scegliere tre spettacoli diversi tra loro. Acquistando due carnet, lo spettatore avrà diritto a un biglietto omaggio per uno spettacolo a scelta.
Orari biglietteria: Lunedì - Sabato, 10 - 19;
Recapiti: T. 02 83389.401, e-mail: biglietteria@laverdi.org

Prossimi appuntamenti:

“POULENC PER DUE”
Mercoledì 9 giugno 2021 ore 19.30
Giovedì 10 giugno 2021 ore 19.30

Soprano Vittoriana De Amicis
Pianoforti Lucas & Arthur Jussen
Direttore Alpesh Chauhan

Programma:
Nicola Campogrande Hello, World (10’)
Francis Poulenc Concerto per due pianoforti in re minore (20’)
Felix Mendelssohn Sinfonia n. 1 op.11 (32’)

Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare