Cookie Consent by Free Privacy Policy website Il MAO presenta Lady Yang
giugno 10, 2021 - Fondazione Torino Musei

Il MAO presenta Lady Yang

Il #mao partecipa a L'arte con chi ne fa parte, il progetto di Abbonamento Musei che ti porta alla scoperta delle collezioni dei musei piemontesi e valdostani con occhi nuovi: un'occasione per conoscere i luoghi della cultura più amati da un altro punto di vista, attraverso le voci e le storie più curiose dei loro protagonisti!

Il cicerone del #mao è un personaggio inatteso e carismatico: Lady Yang. 

Ma chi è Lady Yang?

È alta poco meno di 50 centimetri; è bella, anzi, più che bella, affascinante, con le sue forme generose, la sua acconciatura asimmetrica, il suo trucco raffinato. Sta immobile nella teca del #museo, colta nell'atto di compiere un ultimo passo di danza fermato in eterno nella terracotta.

Se la osserviamo con attenzione, notiamo immediatamente che è molto diversa da altre statuine, che ritraggono donne sottili come giunchi. Potrebbe persino sembrarci un po' buffa, ma non bisogna lasciarsi ingannare, perché Lady Yang è davvero speciale!

L'artista che l'ha modellata si è ispirato alla figura della straordinaria Yang Guifei, una donna di grandissimo fascino e carisma vissuta in Cina nell'VIII secolo.

A quel tempo, durante l'impero Tang, le donne di corte godevano di una grande libertà e disinvoltura: vestivano alla moda, con acconciature elaborate e scollature ardite, andavano a cavallo come gli uomini, a cavalcioni, indossando i pantaloni; partecipavano persino alle battute di caccia e disputavano partite di polo in squadre miste – maschili e femminili, cinesi e straniere – senza che tutto ciò fosse giudicato sconveniente, ma soprattutto esercitavano una grande influenza e godevano del rispetto degli uomini.
Yang Guifei è nata in questo clima cosmopolita e avrebbe potuto trascorrere un'esistenza tranquilla. E invece la sua storia è stata avventurosa e complicata.

Yang Yuhuan, era questo il suo nome, era la moglie del diciottesimo figlio dell'Imperatore Xuanzong. Quando l'Imperatore la conobbe, rimase folgorato dalla sua bellezza e la volle per sé. Yang divenne così la sua concubina preferita e poi la sua consorte: cantava e danzava per il sovrano, che ne era totalmente ammaliato.

Questa relazione dovette però sfidare tutto e tutti, il potere dei governatori e le regole di corte e purtroppo finì in maniera tragica. Alcuni anni dopo infatti, in seguito all'attacco di truppe ribelli, Yang Guifei e l'Imperatore fuggirono da dalla capitale. La scorta del sovrano e alcuni militari accusarono la donna di aver distolto l'Imperatore dai suoi compiti e dai suoi uffici e chiesero la sua testa.
Secondo la leggenda, Yang Guifei fu strangolata con un nastro di seta. Correva l'anno 756 dopo Cristo. Yang Guifei aveva solo trentasette anni.

Ma la sua storia e la sua personalità, la sua intelligenza e il suo carisma avevano fatto breccia, tanto che a Yang Guifei sono state dedicate ballate e versi poetici. Grazie a lei è cambiato persino il canone di bellezza!
Per questo nelle teche del #mao, accanto alle donne giunco, c'è Lady Yang, con il suo chignon asimmetrico, il suo viso tondo e il suo sorrisetto un po' beffardo: ha attraversato i secoli e ora è qui, scelta fra centinaia di altri personaggi, per accompagnare i visitatori attraverso il tempo e le culture, a conoscere le donne asiatiche e il loro universo.

VISITE TEMATICHE E CONFERENZE

In occasione del lancio di L'arte con chi ne fa parte, il #museo propone una serie di itinerari tematici a cura di Theatrum Sabaudiae riservati ai possessori di Abbonamento Musei #torino Piemonte e un ciclo di appuntamenti online aperto a tutti dal titolo "Donne d'Oriente".

Il pubblico potrà esplorare alcuni significati del Femminile nella produzione artistica delle culture orientali rappresentate dalle opere della collezione permanente del #museo e conoscere aspetti del ruolo della donna nella società e nella storia dei grandi Paesi asiatici.

Il mese di giugno è dedicato alla Cina.

Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare

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