Oggi va in onda la terza e ultima puntata del docu-film “Eleganza in movimento” con cui #lucanapolitano, CEO del marchio #lancia, ha celebrato i 115 anni del marchio italiano, dialogando con alcuni dei suoi protagonisti, di ieri e di oggi.
Il tema di questo episodio, dal titolo “Polvere e stelle”, racconta #lancia attraverso il Motorsport e il mondo del cinema e della comunicazione, mondi accomunati dalla stessa capacità di emozionare e di far sognare migliaia di appassionati in giro per il mondo.
Per l’occasione, #lucanapolitano ha incontrato due ospiti d’eccezione: Sergio Limone, responsabile della progettazione e della sperimentazione della Squadra Corse HF #lancia, e Marco Testa, President & CEO Armando Testa.
«Questa terza e ultima puntata del docufilm sui 115 anni di storia del marchio parte dal mondo dei rally, da cui tutto è iniziato, e passa in rassegna i grandi successi ottenuti che hanno fatto di #lancia il marchio che ha vinto di piu nelle competizioni Rally, con la #lancia Delta che è stata la vettura più premiata in assoluto in questo ambito. Ma c’è anche un altro pezzo della nostra storia che racconta il grande amore per #lancia di milioni di fan e appassionati in tutto il mondo. E questo è il cinema, l’arte e la comunicazione in generale – dichiara #lucanapolitano –. Le vetture sono diventate anche in questi ambiti simboli della cultura italiana, del bello e del ben fatto. Una leggenda ancora così attuale e che vogliamo celebrare tutti insieme il prossimo 27 Novembre per augurare buon compleanno a #lancia, l’eleganza italiana che dura nel tempo e incanta».
Lancia e i Rally
Parlare di #lancia e di quanto questo marchio sia amato in tutto il mondo, significa sicuramente parlare del marchio che ha vinto di più nelle competizioni Rally.
Un palmares staordinario che consente a #lancia di entrare nell’Olimpo del Motorsport: 15 Campionati mondiali rally, tre Campionati del mondo endurance costruttori, una 1000 miglia, due Targa Florio e una Carrera Panamericana. E il ricordo va subito agli anni Settanta e Ottanta quando modelli leggendari - come la Stratos, la 037 e la Delta - hanno dominato per più di 20 anni nei Rally.
«Senza le #lancia, il Rally sicuramente non sarebbe mai stato lo sport di milioni di appassionati e non avrebbe conquistato cosi tante prime pagine di giornali – afferma Sergio Limone, responsabile della progettazione e della sperimentazione della Squadra Corse HF #lancia –. #lancia non ha dominato il mondo delle competizioni solo tecnicamente, ma lo ha fatto anche dal punto di vista sportivo. #auto innovative, ma anche soluzioni innovative in termini di gestione della gara: la Squadra Corse #lancia fu la prima ad adottare il cambio gomme in prova speciale, per ottimizzare l’uso degli pneumatici in funzione del tipo di fondo stradale. Un altro primato: questa fu la #lancia così tanto amata in tutto il mondo».
I responsabili della #lancia osservano fin da subito questo tipo di competizioni, capaci di mettere in luce le doti di brillantezza e di tenuta di strada delle #auto di normale produzione. Va ricordato che l’attività sportiva di #lancia ha origini antiche, basti pensare che il fondatore ama gareggiare e vince diverse corse nel biennio 1908-1909. Poi, avviata l’azienda, abbandona le competizioni per dedicare tutte le risorse alla progettazione delle #auto stradali. E se, tra gli anni Venti e Quaranta, a vincere nelle diverse gare di velocità sono le vetture #lancia dei clienti privati, nel 1951 la Casa torinese torna ufficialmente alle corse su decisione di Gianni #lancia, figlio del fondatore e appassionato di automobilismo sportivo. L’anno successivo nasce la Scuderia #lancia, che ha per emblema l'elefantino al galoppo, e nel biennio ‘54 e ‘55 la monoposto #lancia D50 è protagonista in Formula 1, con cui si conclude questa stagione sportiva e segna il ritiro di #lancia dalle gare. Poi, negli anni Sessanta, il marchio italiano torna ufficialmente a gareggiare nei Rally e rinasce la Squadra Corse #lancia, con l’emblema dell'elefantino rosso e la sigla HF (High Fidelity).
Il 1974 è l’anno del debutto ufficiale della #lancia Stratos HF, la prima #auto al mondo a essere progettata appositamente per i Rally con una sola missione: essere imbattibile su qualunque terreno: pista, strada o sterrato. Concepita senza compromessi, quindi, la Stratos HF adotta il V6 da 2,4 litri della Dino Ferrari - concesso da Enzo Ferrari in persona – e costruita soltanto nei 500 esemplari richiesti per l'omologazione nel Gruppo 4. La sua potenza e grinta le consentono di non avere rivali, basti ricordare che conquista tre mondiali consecutivi (1974, '75 e '76) ed esce imbattuta dalle competizioni nel 1978.
Nel 1983 è nuovamente vittoria nel Campionato Mondiale Rally con la Rally 037. Racconta Sergio Limone: «Era già cominciata l’epoca della trazione integrale ma la 037 - a trazione posteriore - è l’auto da battere, anche sullo sterrato, ed è l’unica a contrastare la temuta Audi Quattro. La 037 era tecnicamente superiore, tanto da insospettire il team Audi, che durante il Rally di Sanremo inviò un suo tecnico a un nostro punto di assistenza. Arrivò in elicottero, per verificare che la #lancia Rally non montasse una trazione anteriore supplementare. E in effetti non la montava. Parliamo, ancora una volta, di primati: la 037 è stata l’ultima vettura a 2 ruote motrici a vincere un campionato del mondo».
Dopo l’esperienza con le ultrapotenti vetture del Gruppo B, #lancia punta le sue carte sulla Delta HF 4WD a trazione integrale. È il 1987 e per sei anni la Delta HF 4WD, e le successive Delta HF integrale e integrale 16V, domina la scena dei Rally. Il bilancio è di ben dieci titoli mondiali – sei nella classifica Costruttori e quattro in quella Piloti - 46 vittorie assolute su 66 partecipazioni a gare mondiali, più altre innumerevoli affermazioni in gare nazionali. La #lancia Delta è la vettura che ha vinto di più nella storia di questa disciplina.
Lancia, il cinema e lo star system
Lancia è un’eccellenza amata in tutto il mondo, un simbolo della cultura italiana “del bello e del ben fatto” che ha dato vita a icone da sogno, scelte da divi del cinema di ogni epoca, da modelle e star internazionali, da scrittori e artisti. Le vetture #lancia sono state protagoniste di pellicole passate alla storia e di una comunicazione elegante e raffinata che ha trattato temi sociali e culturali.
«Lancia ha accompagnato l’Italia attraverso le sue diverse epoche storiche, contribuendo con la sua immagine a creare uno stile di vita e a segnare il costume dell’Italia stessa – spiega Marco Testa, President & CEO Armando Testa –. Dalla strada al cinema, dalla moda all’arte, fino alla responsabilità sociale, con un linguaggio unico e distintivo, fatto sempre di personalità e di eleganza. Le celebrità di ieri, gli “endorser” di oggi, sono diventati i testimonial naturali di #lancia, interpretando sempre loro stessi e mai un ruolo».
Il rapporto tra #lancia e il cinema è strettissimo e risale agli inizi del secolo scorso, quando le vetture #lancia appaiano nel primo cinema muto torinese, e in particolare quello dei cosiddetti “telefoni bianchi” che sceglie queste #auto per accompagnare, da una parte, i sogni degli italiani, oltre la soglia delle “mille lire al mese”, e dall’altra per costituire quasi la chiave d’accesso alla modernità.
Ed è proprio alla fine degli anni Cinquanta che il sodalizio tra il marchio automobilistico e la “settima arte” diventa indissolubile. Sono gli anni della “Dolce Vita” e Roma è la capitale del cinema e del jet-set internazionale: Via Veneto pulsa di vita, i locali chic e gli hotel di lusso sono meta di attori e scrittori, mentre politici e vip si danno appuntamento ai tavolini dei caffè alla moda. E molti dei divi del cinema – quali Claudia Cardinale, Anita Ekberg e Jean Paul Belmondo - scelgono vetture #lancia: si chiamano Aurelia e Appia, sfrecciano sulle strade d’Europa con stile, raffinatezza e sensualità, proprio come vere primedonne del palcoscenico. E tra i grandi attori italiani del periodo spicca Marcello Mastroianni, un vero appassionato di #auto, che preferisce su tutte la sua Flaminia Coupè Super Sport Zagato. Anche Brigitte Bardot si innamora delle #lancia e le guida fra Cortina e la Costa Azzurra dove la troviamo sulla Aurelia B24, sulla Flaminia e poi sull’affascinante Flavia Convertibile. Negli stessi anni Ernest Hemingway, insignito del premio Nobel nel 1954, viene invitato dalla rivista americana Life a scrivere una cronaca della stagione delle corride. Lo scrittore accetta e parte dalla Francia a bordo di una #lancia Aurelia B21 che diventa la sua compagna di viaggio di “Un’estate pericolosa”, facendo sognare i lettori dell’epoca. E pochi anni dopo, l’Aurelia B24 convertibile è protagonista de “Il sorpasso” (1962) di Dino Risi interpretato da Catherine Spaak, Vittorio Gassman e Jean-Louis Trintignant e sicuramente rimane la vettura più famosa del cinema italiano.
Anche più recentemente, le #auto #lancia sono state co-protagoniste di #film di grandissimo successo, tra cui ricordiamo la Fulvia Coupè in “Profondo Rosso” (1975) di Dario Argento; e la #lancia Delta guidata da Alain Delon in “Pour la peau d’un flic” del 1981. Senza dimenticare le attività di product placement delle vetture #lancia in famose pellicole come i modelli Thema e Delta nel film “To Rome with Love” (2012), scritto e diretto da Woody Allen, e la partecipazione sempre della Delta nel thriller “Angeli & Demoni” (2009) del regista Ron Howard.
Simbolo della creatività ed eleganza italiana, il marchio #lancia risplende anche per il suo raffinato stile di comunicazione pubblicitaria, sempre un passo avanti rispetto ai tempi. Basti pensare a quel tocco sofisticato, a volte onirico, ma sempre rispettoso dell’anima del brand, che caratterizza gli spot firmati dal regista Gabriele Muccino e impreziositi dalle musiche del maestro Ennio Morricone. Più che spot si tratta di veri e propri cortometraggi che, creati su idee forti e trattati con una punta di ironia, sono tuttora attuali, nonostante il passare degli anni. Allo stesso modo, la scelta dei testimonial accresce l’amore per #lancia e ne alimenta la passione: dalla diva Catherine Deneuve allo stilista Stefano Gabbana, dagli attori Vincent Cassel e Richard Gere, alla top model Carla Bruni diventata la Première dame di Francia pochi mesi dopo essere stata protagonista della campagna di comunicazione “City Limousine” dedicata alla #lancia Musa. VIP, ovvero Very Important Person, che a fianco al marchio #lancia diventano Very Ypsilon #people e ambasciatori dell’eleganza #lancia nel mondo.
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