Cookie Consent by Free Privacy Policy website VisionQuesT 4rosso è lieta di comunicare che la mostra TERRASANTA di Daniele Ratti è stata prorogata al 30 aprile 2021
marzo 27, 2022 - Vision Quest

VisionQuesT 4rosso è lieta di comunicare che la mostra TERRASANTA di Daniele Ratti è stata prorogata al 30 aprile 2021

Sicilia dell'Ottocento, Don Ferdinando Monroy, principe di Pandolfina e conte di Ranchibile. vuole raggiungere a piedi la Terrasanta nonostante la decisione di non muoversi da Palermo. Fatto l'esatto conto dei chilometri che lo separano da Gerusalemme, decide quindi di coprire la stessa distanza camminando in tondo al giardino di casa sua per un anno e mezzo.

Daniele Ratti, affascinato dalla figura del nobile e dll'incontro artistico con gli acquarelli di Antonio Monroy (ultimo discendente in vita del nobile siciliano), decide di ripercorrere le distanze del viaggio surreale in un itinerario visivo della durata di 24 ore. 
Muovendosi al ritmo lento di un giorno, tra le mura dell'antica Villa Trabia al centro di Palermo, si immerge e documenta un cammino che ha per protagonista la natura. Costantinopoli, Nazareth, il Santo Sepolcro diventano tappe immaginarie raccontate attraverso la vegetazione di maestosi Ficus Benjamina, pale di fichi d'india, lecci, acacie, agavi, un labirinto di siepi di acanto, piante tropicali e una vasta gamma di palme.

Scrive Maria Chiara Di Trapani:

La flora appare sempre diversa e rigogliosa. L'obiettivo segue ora gli intrecci di un labirinto di siepi rampicanti che si alternano ad alberi fioriti, ad una vasta gamma di palme e piante tropicali. 
I toni del verde lucente a Narareth,lasciano spazio a luoghi ombreggiati e meditativi. 
Si avanza con gli occhi carichi di stupore tra ombre, raggi di luce che si stagliano netti, chiaroscuri impenetrabili.  I tronchi degli alberi si inarcano in gesti flessuosi e si resta con il naso rivolto al cielo per seguire l' ondeggiare serale delle alte palme mosse dal vento. 
C' è tempo di una sosta per meditare sotto le colonne secolari di un ficus magnolioides ad Alessandropoli, prima di proseguire verso la città di Aleppo, che appare in un giardino d'inverno dai vetri in frantumi.
Una premonizione. Una immagine che ci riporta dolorosamente alla Beirut ferita dall'esplosione estiva del luglio 2020. Si giunge al Santo Sepolcro. Il ritmo lento di questo viaggio sfuma con questo scorcio di mondo contemporaneo. Si riaprono gli occhi.
Sogno e visione si fanno catarsi.