Cookie Consent by Free Privacy Policy website Casa Morra – Archivi d’Arte Contemporanea presenta Daniele Lombardi - Cluster di memoria
novembre 28, 2022 - Casa Morra. Archivi d’Arte Contemporanea

Casa Morra – Archivi d’Arte Contemporanea presenta Daniele Lombardi - Cluster di memoria

a cura di #giuseppemorra e Girolamo De Simone
Archivio Konsequenz - De Simone
Incontri di studio e formazione

giovedì 1 dicembre 2022, ore 18,00
Salita San Raffaele 20/c, 80136 Napoli

E se l’arte è per me una sorta di lingua basica, che si fa canto d’amore per la ricerca, la scienza stessa, una volta scaricata di tutti i suoi peccati dogmatici e delle sue tentazioni di verità definitive, penso che dovrebbe tradursi nella memoria, nell’archivio, nella capsula del tempo di ogni libera ricerca.
Aldo Braibanti, 2002

Giovedì 1 dicembre 2022 (ore 18,00) si terrà a Casa Morra, a Napoli, un incontro di studio e formazione dedicato al ricordo del compositore fiorentino #danielelombardi, molto attivo a Napoli grazie alle sue collaborazioni con la Fondazione Morra e con la rivista di musiche contemporanee Konsequenz.

Cluster di memoria sarà anche occasione per la presentazione di un ciclo di iniziative volte a consolidare la presenza di un polo di riferimento internazionale per le musiche contemporanee: l’Archivio Konsequenz - De Simone. Ospitato nei locali di Casa Morra l’Archivio realizza la possibilità di accesso e fruizione di spazi fisici appositamente destinati alla consultazione di archivi, spartiti, manoscritti, pubblicazioni e opere visive dei principali compositori venuti a contatto con la Fondazione Morra e con la factory Konsequenz.
 

Il programma del primo incontro prevede la visione di documenti video inediti di #danielelombardi, commentati da #giuseppemorra, Gabriele Montagano e #girolamodesimone. Ci si riferirà ai testi delle “Autointerviste” dedicate al pianismo e ai pianisti. Al termine, Chiara Mallozzi eseguirà dal vivo “Grafemi 2, per violoncello solo” (1979), uno dei più interessanti lavori per arco di #danielelombardi.

Per Daniele, chez Morra

Daniele Lombardi (1946 - 2018), pianista, compositore e visual artist, ha condotto per anni, con esiti strabilianti, una ricerca sulla fusione e la convergenza tra suono, segno e colore, nel compimento di una traslazione visiva delle emozioni sonore, e tuttavia rimbalzando tale ambito emozionale da un linguaggio all’altro. Ha usato il bianco/nero, alludendo all’alternanza dei tasti di un pianoforte, come può notarsi dai tipici e ampi pannelli bianco-neri posti/esposti a sfondo, quasi silhouettes, del piano da concerto nel suo laboratorio d’arte fiorentino.

Daniele Lombardi, da musicista, rimesta la plasticità di ‘figure su spartito’, vale a dire di quei segni tipici della musica contemporanea di un tempo, riproducendoli su tela o pannello: si tratta dell’esplorazione delle possibilità notazionali della musica colta di ricerca tipica degli anni Sessanta e Settanta e di cui Lombardi fu alfiere e padre nobile, salvo contestarne la deriva in “ismo” soltanto modaiolo, e con ‘costellazioni’ (mia allusione non a caso adorniana), via via riferite al recupero dei lavori musicali del futurismo, alla ricostruzione digitale dell’astrattismo, o alle più autentiche intuizioni di Kandinskij.

Chi però ha davvero ascoltato la musica di #danielelombardi, sa che questi segni nulla più mantengono di meramente speculativo: essi si traducono in effettive, nuove, sonorità, specie laddove vengano riprodotte dal vivo, al pianoforte, con strabiliante gesto esecutivo del loro autore, o al violoncello, come avviene ad esempio in “Grafemi 2” (1979). In Mitologie 5 (2003), filmato che mi donò un anno prima della scomparsa, e che verrà riproposto in occasione di “Cluster di memoria” (Casa Morra, negli spazi destinati all’Archivio Konsequenz - De Simone, giovedì 1 dicembre 2022), Lombardi ramifica altri analoghi, innovativi percorsi video, tracciati in modo seminale già dalla home-art di Pietro Grossi. Alle immagini, oggi riconoscibili come parte integrante del suo stile, uccelli-suono, per usare una visione ricorrente in molti musicisti e poeti, Lombardi accostava naturaliter l’esecuzione della Musica Virtuale 17, nella caparbia esplorazione, quella dell’immagine in movimento, tipica anche di altra sua produzione.

Daniele Lombardi ha sortito successo e affermazione al di là dei confini italiani; e trovato, specie nell’ambito dell’Arte (costellazione tradizionalmente più avanzata rispetto alle asfittiche programmazioni della musica ‘contemporanea’ nostrana), grata accoglienza presso Fondazioni, Musei, Edizioni d’Arte. Egli è oggi consegnato alla storia, a mio avviso, come uno dei più importanti ‘visivisti’ italiani, ultimo erede di una tradizione, ancora non sufficientemente celebrata, partita forse nel nostro Paese dalle ‘azioni’ gestual-concettuali di Giuseppe Chiari, con i tipici e celebri ‘attacchi’ con colori o inchiostri a fogli di musica e a strumenti musicali.

Lombardi ha pubblicato pianistici manuali ‘divergenti’, con inusuali grafie, curato edizioni, tracciato itinerari sulla musica d’arte, promosso concerti e manifestazioni pubbliche nelle principali città europee e negli Stati Uniti. Celebri, qui in Italia, le performances per decine di pianoforti, allineati per strade o in piazze delle città. E fu il primo a mostrarne la possibilità anche a Napoli. Konsequenz, rivista/movimento che nacque nel 1994 in questa stessa città, si avvalse della sua scrittura, come della vicinanza della musica fiorentina di ricerca: Giancarlo Cardini, Pietro Grossi, Giuseppe Chiari furono infatti, assieme a #danielelombardi, nostri forti, leali, e indimenticabili fiancheggiatori e ispiratori. Con questo spirito ne riproponiamo la musica, con cluster di memoria, appunto: accordo/disaccordo di note ravvicinate per intervalli di seconda, simili a un piccolo grappolo d’uva…