Cookie Consent by Free Privacy Policy website Domenica 21 maggio debutta a Bologna per la sua unica tappa italiana la trombettista Tine Thing Helseth
maggio 19, 2023 - Fondazione Musica Insieme

Domenica 21 maggio debutta a Bologna per la sua unica tappa italiana la trombettista Tine Thing Helseth

Domenica 21 maggio 2023 alle 20.30 il Teatro Auditorium Manzoni  ospiterà il debutto a Bologna per Musica Insieme  di una delle massime trombettiste al mondo, Tine Thing Helseth, ospite regolare della BBC Philharmonic come della Swedish Radio Symphony, oltre che animatrice culturale e presentatrice radiotelevisiva, insieme a un interprete di caratura internazionale come il pianista Gunnar Flagstad. Un duo decisamente inedito nei teatri italiani, che per  I Concerti 2022/23 amplierà gli orizzonti del repertorio ad autori e brani di raro ascolto nelle sale.

Il #concerto, che rappresenta l'unica data italiana del duo, vedrà come Main Sponsor il Gruppo Hera e sarà introdotto da Maria Chiara Mazzi, storica della #musica, docente presso il Conservatorio "Rossini" di Pesaro e autrice di libri di argomento musicale.

Musica Insieme intende dare il proprio sostegno alle persone e alle comunità colpite dall'alluvione, devolvendo il ricavato della biglietteria del #concerto al fondo d'emergenza istituito dalla Regione Emilia-Romagna.

Il programma del #concerto di #tinethinghelseth offrirà un affascinante viaggio musicale: dalla tradizione nordica alla classica passando per il jazz. «Penso fondamentalmente che la buona #musica sia tale a prescindere dal genere e dalla provenienza. - Racconta la trombettista al Magazine #musica Insieme - In questi brani c'è l'intrattenimento, c'è il divertimento e ci sono anche molte emozioni, l'importante è porsi in ascolto con la mente aperta. Amo suonare tutta la #musica che mi piace, non importa quale sia la sua versione originale, e se trovo che un brano funzioni, allora potrà funzionare con qualsiasi strumento: non mi considero tanto una trombettista, quanto una musicista in senso più universale. Desidero suonare brani che mi emozionino, mi divertano, mi facciano sentire qualcosa. Mi piace anche commissionare nuovi lavori, soprattutto di #musica da camera e per orchestra. Considero una mia responsabilità, e soprattutto un privilegio, poter ampliare il repertorio per tromba». Ascolteremo in apertura il celebre canto popolare Velkomne med Æra (Benvenuto con onore) di Geirr Tveitt. Scritto nel 1954, il brano è basato sulla #musica tradizionale di Hardanfer, la contea natale del compositore, in Norvegia, ed esprime un saluto cerimoniale ai vicini della famiglia Tveitt, che visitano la loro casa durante la festa del raccolto. Si prosegue poi con un'altra voce importante nella #musica norvegese, quella dell'autore di Perpetuum MobileEdvard Hagerup Bull. Composto nel 1995, il brano appare come un'accattivante miniatura, scritta per celebrare il 170° anniversario della nascita di Johann Strauss. Si continua con un avvincente episodio "classico", che trasporterà il pubblico fra le incantevoli sonorità delle Quattro Romanze su versi di Puškin op. 46 di Dmitrij Šostakovič. Composte nel 1936 ed eseguite per la prima volta a Mosca l'8 dicembre del 1940 in commemorazione del 100° anniversario della morte di Puškin, le quattro Romanze seguono un vero e proprio percorso tematico: in apertura la melodia speranzosa della Rinascita, che lascia spazio alle dolenti  note del passaggio dedicato Ad un giovane, che piange amaramente, per poi aprirsi agli ultimi due tempi, che narrano la struggente storia di un Presentimento per concludersi con il brano finale, intitolato Strofe. Si passa poi agli echi nostalgici del Café 1930 del compositore argentino Astor Piazzolla. Completato nel 1936, è uno dei brani più celebri della raccolta Histoire du Tango, scritta originariamente per flauto e chitarra e successivamente arrangiata anche per altre combinazioni strumentali. Café 1930 segna una precisa epoca del tango, quando la #musica si trasforma e diventa lenta, romantica e malinconica, e si affacciano sulla scena armonie nuove e spesso cantabili. Segue la Sonata per tromba e pianoforte di Paul Hindemith, risalente al 1939, quando il compositore era esiliato in Svizzera, e la sua #musica era stata bandita dal regime nazista. Divenuta sia una protesta che un lamento, è una delle numerose opere di Hindemith che sfidano l'opinione comune secondo cui egli fosse un mero artigiano-compositore, tecnicamente abile ma emotivamente distaccato. La Sonata si sviluppa in tre movimenti, l'ultimo dei quali, Trauermusik – Chorale, è l'anima dell'opera, una marcia funebre che ci lascia con un senso di dolorosa rassegnazione nella forma di corale commiato. A proposito dell'esecuzione di questa Sonata, Tine Thing racconta: «Conosco Gunnar davvero bene, siamo colleghi da tanti anni ormai e grandi amici. Trascorriamo molto tempo suonando e viaggiando insieme. Abbiamo eseguito Hindemith tante volte e personalmente penso che sia uno dei pezzi più meravigliosi mai scritti per tromba e pianoforte: è sempre un'emozione poterlo suonare. Amo particolarmente il processo con il quale questo brano – ma vale per tutta la #musica che interpreto – prende forma, organicità e coerenza, per divenire qualcosa di personale. In particolare, la fine del terzo movimento, con la citazione del corale bachiano Alle Menschen müssen sterben, è un momento di incredibile emozione, ed è sempre un'esperienza molto intensa portarlo sul palcoscenico». Nella seconda parte s
i torna alle sonorità degli antichi canti nordici con Haugtussa op. 67 di Edvard Grieg, ciclo per soprano e pianoforte composto nel 1895 che racconta il primo amore di una giovane pastorella. Irrompono poi le effervescenti sonorità jazz di George Gershwin, dal Preludio n. 2, composto nel 1926, alla canzone By Strauss, scritta invece dieci anni dopo, che conducono gli spettatori al gran finale del #concerto con due brani di Kurt WeillJe ne t'aime pas, malinconica ballata del 1934, e Youkaliun Tango Habanera che rappresenta un tributo musicale alla "terra dei nostri desideri, alla felicità e al piacere, al luogo dove tutte le preoccupazioni sono lasciate alle spalle".

I PROTAGONISTI
Tine Thing Helseth, trombettista norvegese, nata ad Oslo nel 1987, come tutti i giovani prodigi già dalla tenera età mostra uno spiccato senso della #musica, instillato in lei dalla madre trombettista. Nel 2006 vince il secondo Premio all'"Eurovision Young Musicians", nel 2007 riceve il Premio "Luitpold" come "migliore e più interessante giovane artista dell'anno" durante il Festival estivo di Kissinger in Germania, e ancora nel 2011 è indicata come "Superstar of Tomorrow" dal BBC Music Magazine. Non può mancare la collaborazione con alcune delle orchestre più importanti al mondo, tra cui i Bamberger Symphoniker, la NDR Elbphilharmonie di Amburgo, la Tonkünstler-Orchester di Vienna, la Philharmonia Orchestra. Al suo fianco, il pianista Gunnar Flagstad, altro talento norvegese. Impegnato a tempo pieno, dal 1997, come docente presso l'Accademia di #musica Norvegese (NMH), Flagstad è particolarmente interessato alla #musica da camera ed è stato ospite delle grandi sale europee, come Wigmore Hall e St. Martin-in-the-Fields di Londra, Konzerthaus di Berlino e Lucerne Festival. È fra i direttori artistici della Stagione "Resonance at Gjøvik" e fa parte del consiglio artistico dell'Opera di Ringsaker.