Cookie Consent by Free Privacy Policy website Festival Respighi Bologna: domani il docu-film al Lumière, il 30 settembre convegno e concerto del duo Bernecoli-Corazza all'Accademia Filarmonica
settembre 27, 2023 - Fondazione Musica Insieme

Festival Respighi Bologna: domani il docu-film al Lumière, il 30 settembre convegno e concerto del duo Bernecoli-Corazza all'Accademia Filarmonica

Prosegue il Festival Respighi Bologna con un cartellone ricco di interessanti appuntamenti. 

Domani giovedì 28 settembre alle ore 18 nella Sala Scorsese del Cinema Lumière di #bologna,  in Piazzetta Pier Paolo Pasolini, assisteremo alla proiezione del docu-film Ottorino Respighi: A Dream of Italy di Christopher Nupen, sottotitolato per la prima volta in italiano a cura della Cineteca di #bologna. In anteprima nazionale, il documentario è a oggi, stranamente, l'unica pellicola dedicata alla figura del compositore bolognese. Un viaggio musicale nella sua opera che mira a dare risalto anche ai brani meno noti, grazie a interpreti come Vladimir Ashkenazy, l'Allegri String Quartet e la Swedish Radio Symphony Orchestra, e ripercorre inoltre la vicenda umana di Respighi dall'infanzia al matrimonio con Elsa Olivieri Sangiacomo, sua musa ispiratrice e compagna di una vita. Ma Christopher Nupen, regista del #film e fondatore di Allegro #film, la casa di produzione con la quale ha raccontato le vite straordinarie di artisti come Jacqueline du Pré, Andrés Segovia e Isaac Stern, va oltre il mero ritratto monografico: «Questo #film non è un resoconto degli eventi della vita di un artista, né un esame critico della sua #musica, che parla da sola in modo più eloquente di quanto possano fare le parole. È un tentativo di usare il mezzo cinematografico per far riecheggiare qualcosa dello spirito della musa di Respighi e, così facendo, attirare l'interesse su una #musica di estrema bellezza, in gran parte sconosciuta». E rendere giustizia a un compositore che credeva — queste le sue parole — nella continuità della tradizione musicale italiana e nello spirito intramontabile del suo canto. In collaborazione con Cineteca di #bologna.

Biglietti in vendita il 28 settembre presso il Cinema Lumière a partire dalle ore 17.00.

Una nuova sessione del Convegno internazionale curato dal musicologo Piero Mioli si svolgerà poi sabato 30 settembre dalle 15 alle 18 all'Accademia Filarmonica di Bologna, grazie all'ospitalità della prestigiosa istituzione, e a fine anno è prevista la pubblicazione di un volume speciale, che raccoglierà i contributi dei numerosi musicologi ed esperti intervenuti. Da quest'anno il Convegno si concluderà inoltre con un #concerto nella Sala Mozart dell'Accademia alle ore 19: protagonisti Emy Bernecoli e Elia Andrea Corazza, interpreti e studiosi cui si deve la prima incisione integrale delle opere per violino e pianoforte di Respighi. Il loro #concerto, dal titolo Colore Italiano, si apre con l'Humoresque di Ottorino Respighi, ultimo brano della raccolta dei Cinque Pezzi per violino e pianoforte edita a Lipsia da Hofmeister nel 1906: un brano rapsodico e virtuosistico, dedicato a Mario Corti, primo violino del Quartetto Mugellini di cui Respighi era violista. A seguire un altro compositore della Generazione dell'Ottanta, Alfredo Casella, con Cavatina e Gavotta, autografo in due tempi tratto dalla Serenata per cinque strumenti del 1927 e primo premio al concorso della Musical Fund Society di Filadelfia tra 645 autori, un distillato di pathos e humor tipicamente caselliani. Tornando al grande compositore bolognese, segue una Sarabanda, lavoro giovanile del 1897 riscoperto e pubblicato dagli esecutori, dalla forma antica e dal fraseggio nobile e squisitamente dialogato. La successiva Autumn Suite (2016) in quattro tempi di Elia Andrea Corazza riesce con la sua raffinatezza a collocarsi all'interno del programma in equilibrio tra forma antica e cantabilità dal chiaro sapore novecentesco. Non poteva mancare poi l'Aria, composizione di grande potenza evocativa che chiude la raccolta dei Sei pezzi per violino e pianoforte (1905) di Ottorino Respighi, prezioso cameo dell'intimo melanconico del compositore. A chiudere Un Diavolo sentimentale (1969) di Nino Rota, pezzo eccentrico e brillante di un autore che ha scritto alcuni tra i più celebri temi del cinema italiano, ma che ha saputo esprimere ampia parte della sua fantasia creativa nella #musica da camera.
In collaborazione con Accademia Filarmonica di #bologna.

L'ingresso al convegno e al #concerto è gratuito.