Cookie Consent by Free Privacy Policy website "i miei uomini", Il nuovo album di agnese valle
novembre 13, 2023 - Maremmano Records

"i miei uomini", Il nuovo album di agnese valle

Primo lavoro in studio da interprete della cantautrice e clarinettista romana, che rilegge alcune canzoni della storia della musica italiana nate al maschile, donando loro un nuovo punto di vista: dTenco a Morgan, da Renato Zero a Brunori Sas, passando per GucciniAppinoDe Gregori e Dalla. A chiudere la carrellata, anche un brano inedito, "La fioraia", scritto per lei da Pino Marino

L'album è parte integrante di un progetto teatrale che partirà nella primavera del 2024

Non è solo un album, ma anche un'opera inedita di teatro-canzone, scritta e ideata da Agnese Valle che partirà nella primavera del 2024. Si intitola "I miei uomini" (Maremmano Records/Ird) ed è il primo lavoro in studio da interprete della cantautrice e clarinettista romana, che ha scelto di rileggere alcune canzoni della storia della musica italiana nate al maschile, scelte fra quelle che hanno segnato il suo percorso artistico e personale, donando loro un nuovo punto di vista.

Undici tracce in tutto: da Tenco a Morgan, da Renato Zero a Brunori Sas, passando per Guccini, Appino, De Gregori e Dalla. A chiudere la carrellata, anche un brano inedito, "La fioraia", scritto per lei da Pino Marino.

Rivestìti di nuove intenzioni e di sonorità contemporanee ed eterogenee, spesso elettroniche, i brani scelti superano il tempo, le mode, i generi, trovando spesso visioni ribaltate in una reinterpretazione al femminile che non solo fornisce loro un nuovo sguardo, ma le riporta nel presente.

La produzione dell'album porta la firma di Fabrizio Fratepietro (per Pineta Produzioni), che racconta così l'approccio: "Non c'è stata un'unica intenzione per tutte le tracce. La sfida di partenza è stata quella di trattare le canzoni scelte, molte delle quali ben radicate nei periodi storici di uscita, con la libertà che si riserva a composizioni inedite. Siamo partiti spogliando i brani di qualunque vestito proposto dall'originale, a volte mantenendo un solo elemento che ne suggerisse la provenienza, e abbiamo lavorato conservando inizialmente solo il testo e la linea melodica. La sfida è stata quella di decontestualizzarli e attualizzarli rendendoli coerenti con la poetica e le sonorità che appartengono alla produzione originale di Agnese. Anche l'organico impiegato negli arrangiamenti vede, infatti, la presenza strumenti caratterizzanti della sua musica, come il clarinetto, sua seconda voce, ma anche le chitarre, il basso e i pianoforti, intrecciati a suoni elettronici, sintetizzatori e campionamenti".

Se lo scopo di una produzione così puntuale è stato quello di abbattere il confine di una rappresentazione d'epoca, la narrazione dell'album punta a rendere universale la trattazione del sentimento affettivo e passionale, allargato e aggiornato a tutte le nuove declinazioni. Così, il colpo di fulmine in "Autogrill" viene cantato con voce femminile ma senza che l'oggetto del desiderio cambi genere e il "Baratto" diventa uno scambio alla pari se proposto da una donna.

Quello che si sviluppa tra i solchi dell'album è, quindi, un percorso amoroso che però vuole allargare la più stretta visione di relazione di coppia. Qui l'amore si fa attaccamento alla vita, accudimento, scelta, rinuncia, innamoramento fugace al bivio di una statale.

La struttura del disco è quella di un vero e proprio concept che già presagisce la forma spettacolo, dove ad ogni canzone appartiene un capitolo: Chi è di scena, Salto nel buio, L'incontro, Pezzi di ricambio, In un tempo migliore, Un cuore d'appartamento, La scelta, Quello che non vedi, L'attesa e la pazienza, Ciò che resta, Sipario.

Ad un preludio strumentale, ad indicare l'ingresso in scena dei personaggi, si contrappone un epilogo, un booklet sonoro (e fruibile anche in digitale) che riporta alla riapertura del sipario per i ringraziamenti di fine rappresentazione.

Non è un caso se questo album vede le stampe quasi all'alba del 2024, quando Agnese Valle festeggerà i dieci anni di attività discografica. Il progetto "i miei uomini", infatti, muove i suoi primi passi proprio nel 2014, con il primo album dell'artista, "Anche oggi piove forte...", dove troviamo una reinterpretazione di "Io e te" di Enzo Jannacci. Da lì la tradizione, reiterata in tutti i successivi lavori in studio da cantautrice, di omaggiare cantautori uomini dedicando una traccia ad album alla reinterpretazione al femminile di un loro brano: Maledette malelingue di Ivan Graziani in "Allenamento al buonumore" e Ventilazione di Ivano Fossati in "Ristrutturazioni", stabilendo così una struttura fissa in tutta la sua produzione discografica. Il nuovo album "I miei uomini" (quarto della sua produzione) corona quindi questo percorso, costruendosi in una forma a specchio rispetto agli altri, cioè ospitando, come suggerisce il titolo, gli uomini di riferimento per ascolto e modello narrativo dell'artista insieme però al brano scritto da Pino Marino.