Cookie Consent by Free Privacy Policy website Un violino per due - All’Auditorium di Milano Domenico Nordio solista in Beethoven e in una prima assoluta di Silvia Colasanti
marzo 09, 2022 - laVerdi

Un violino per due - All’Auditorium di Milano Domenico Nordio solista in Beethoven e in una prima assoluta di Silvia Colasanti

-Giovedì 24 marzo 2022 ore 20.30

-Venerdì 25 marzo 2022 ore 20.00

-Domenica 27 marzo 2022 ore 16.00

Auditorium di Milano, Largo Mahler

Silvia Colasanti

Esercizi per non dire addio per violino e orchestra

su commissione de laVerdi. Prima esecuzione assoluta

Dmitrij Šostakovič

Sinfonia n. 9 in Mi bemolle maggiore op. 70

Ludwig van Beethoven

Concerto per violino e orchestra in Re maggiore op. 61

Orchestra Sinfonica di #Milano Giuseppe Verdi

Domenico Nordio Violino

Jader Bignamini Direttore

Silvia Colasanti è la compositrice in residenza dell’Orchestra Sinfonica di #Milano Giuseppe Verdi. Il rapporto tra l’Orchestra Sinfonica di #Milano Giuseppe Verdi e Silvia Colasanti, una delle voci più autorevoli della #musica contemporanea italiana e internazionale e artista acclamata in tutto il mondo, dura da due Stagioni.

Giovedì 24 (ore 20.30), venerdì 25 (ore 20) e domenica 27 marzo (ore 16) è l’ora dell’appuntamento intitolato “Un violino per due”. L’intelligente #musica di #silviacolasanti torna nel 2022 all’Auditorium di #Milano, la prima volta insieme al Direttore in Residenza Jader Bignamini e alla profondità musicale di Domenico Nordio, un solista molto legato all’Orchestra di Largo Mahler, che eseguirà il 'Esercizi per non dire addio' per violino e orchestra della compositrice in residenza, una commissione dell’Orchestra Verdi in prima esecuzione assoluta, oltre al #concerto per violino di Beethoven. Completa questo monumentale programma la Sinfonia n.9 di Šostakóvič.

Colasanti si misura ancora una volta con una forma storica, confermando la sua predilezione all’operare nell’alveo della tradizione, sempre tenendo conto della storia e della responsabilità di fronte ad essa. Si pensi al Requiem. Stringeranno nei pugni una cometa, o ai Quartetti d’archi che saranno eseguiti al Teatro Gerolamo. A proposito di questa composizione in prima esecuzione assoluta, sono eloquenti e interessanti le parole della compositrice stessa: “Scrivere un lavoro per violino e orchestra oggi rappresenta una sfida difficile, vuol dire tornare su un organico che ha più di quattro secoli di storia, per il quale sono stati scritti grandi capolavori ed esplorate le infinite possibilità espressive e tecniche dello strumento e del suo rapporto con l'orchestra. La storia fa sentire il suo peso, ma costituisce anche la più importante risorsa di conoscenza di noi stessi. 'Esercizi per non dire addio' è un pezzo attorno al tema del distacco e della perdita, nel ricordo vivo di quello che si è amato e che si continua ad amare in modo sempre nuovo, un racconto in suoni dei tentativi che un'esistenza compie, lungo un cammino carico di richiami interni e di memoria, per vivere il presente, guardando al futuro ma con la consapevolezza piena del nostro legame con il passato.”

A testimoniare questo perpetuo confronto con la storia, l’accostamento al #concerto in Re maggiore op. 61 di Beethoven, risalente alla fine del 1806 e scritto per il violinista Franz Clement (ventiseienne all'epoca della composizione, nonché direttore al Theater an der Wien), che aveva diretto la prima esecuzione della Terza Sinfonia.

L’Orchestra Sinfonica di #Milano Giuseppe Verdi e #silviacolasanti non sono nuovi a queste operazioni. Un “dittico” analogo fu creato con un bellissimo programma di due stagioni fa, che accostava il suo “Requiem. Stringeranno nei pugni una cometa” al Requiem di Mozart. Un modo efficace e interessante di offrire la #musica contemporanea, che, nel caso di Colasanti, affonda le sue radici in una tradizione compositiva secolare.

Completa il programma la Nona Sinfonia di Šostakóvič. Scritta nel 1945 ed eseguita per la prima volta nel novembre di quell'anno dall'Orchestra Sinfonica di Leningrado diretta da Eugenio Mravinski, nacque come terza parte di una trilogia intesa a celebrare le sofferenze, lo sforzo e la vittoria del popolo sovietico nella guerra contro la Germania nazista. Se tutti si aspettavano una Nona dai toni sfarzosi e trionfalistici, sul modello della ben più conosciuta Nona di Beethoven, Šostakovič sorprese tutti e compose una sinfonia senza coro, senza finali trionfali ma, anzi, dai toni leggeri e ironici, utilizzando schemi classici della sinfonia sette-ottocentesca. L'esecuzione della Sinfonia suscitò l'ostilità della critica ufficiale sovietica, la quale lamentò la mancanza di un contenuto sostanziale e in molti lo interpretarono come un insulto ai caduti della patria.

A dirigere questo monumentale programma sarà #jaderbignamini, Direttore in Residenza dell’Orchestra Sinfonica di #Milano Giuseppe Verdi.

In ottemperanza al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana del 23 luglio 2021, a partire dal 6 agosto 2021 per accedere in Auditorium è necessario presentare la propria Certificazione verde Covid-19 (green pass) associata a un documento di identità.

Per ottenerla, oltre alla vaccinazione, è possibile sottoporsi a un tampone antigenico o molecolare secondo le modalità e tempistiche di legge.

In mancanza della documentazione necessaria non sarà consentito l’accesso.

L’accesso al teatro è consentito solo con mascherina FFP2.

Biglietti

Intero: 36 € in platea, 27 € in galleria. Over 60 e Convenzioni: 27 € (platea), 21 € (galleria). Under 30 e Sostenitori: 19 € (platea), 17 € (galleria).

Orari biglietteria: Lunedì - Sabato, 10 - 19;

Recapiti: T. 02 83389.401, e-mail: biglietteria@laverdi.org

Conferenza

Il #concerto di giovedì 24 marzo sarà preceduto alle ore 18.30 da una conferenza introduttiva nel foyer della balconata.

L’Ingresso è libero fino a esaurimento posti.

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